Dieci anni senza Enzo Jannacci

Dieci anni fa, il 29 marzo 2013, la sua morte. Cantautore, pianista, cabarettista, sceneggiatore, nonché medico, Jannacci fu tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.
Un libro, un vinile con inediti, uno spettacolo teatrale e un docufilm: sono tante le iniziative per ricordare Enzo Jannacci.
“Ecco tutto qui”, Paolo Jannacci ed Enzo Gentile sono gli autori del libro edito da Hoepli.
Diviso per decenni, dai primi coraggiosi esperimenti degli anni Cinquanta, fino all’addio del 2013, il testo ritrae Jannacci come testimone del suo tempo, capace di dividersi tra musica e medicina, tra concerti, dischi e produzioni, tra teatro e televisione, pubblicità, regia, cinema e cabaret, sempre seguendo la linea dell’umorismo, ma anche amare riflessioni sui più sfortunati.
Una parabola raccontata da amici e colleghi come Renzo Arbore, Massimo Boldi, Sergio Castellitto, Romano Frassa, Dalia Gaberscik, Ricky Gianco, Gino e Michele, Gino Paoli, Gianni Rivera, Paolo Rossi, Vasco Rossi.
Anche Renato Pozzetto ha scritto una lettera all’amico fraterno.
Parole bellissime tra il ricordo e la malinconia affidate al “Corriere della Sera”, tra cui “Ciao Enzo, come va? Sicuramente dove sei tu va tutto bene. Qui sulla Terra solito casino…
Mi manchi tanto. Mi manca sentirti cantare, quando mi facevi ascoltare le tue novità.
Caro Enzo, tra poco sarò con te lassù. Fatti trovare con il pianoforte e la chitarra…
Ciao Enzo, un abbraccio forte, e un bacino.
Ci vediamo presto. Saluti”, ha scritto il comico.